satana esiste. Odia Dio e odia l’uomo. La Chiesa indica la via per combatterlo. E per vincerlo.


Dieci lunghi anni di lavoro. Tanto ci è voluto per dare vita al del "Rituale romanum", presentato il 26 gennaio 1999 in Vaticano. Tanto impegno per denunciare il Nemico per eccellenza, satana, colui che la Bibbia chiama mentitore e omicida fin dall’inizio. E per indicare come vincerlo, grazie alla Chiesa e al suo potere di esorcismo. 

E’ stato il Cardinale Estevez, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, a spiegare come "l’esorcismo sia un’antica e particolare forma di preghiera che la Chiesa adopera contro il potere del diavolo". Il porporato ha poi aggiunto: "La Sacra Scrittura ci insegna che gli spiriti maligni, nemici di Dio e dell’uomo, svolgono la loro azione in modi diversi: tra questi è segnalata l’ossessione diabolica chiamata anche possessione diabolica... E’ allora che l’esorcista autorizzato può eseguire il solenne rito dell’esorcismo". 

E con questo vengono serviti quanti - e non sono pochi persino nella Chiesa - hanno mandato il demonio in pensione, lo hanno depositato nella borsa dei ferri vecchi, catalogato tra le superstizioni degne delle solite pie donne. Roba da medioevo, insomma. Per il Cardinale il documento è stato stilato all’insegna "della continuità con il testo anteriore... non è quindi un cambiamento sostanziale né tanto meno una rottura con il passato". Salvo il tradizionale insegnamento della Chiesa, dunque.

Ma le novità non mancano. La prima prevede la collaborazione tra esorcisti e medici psichiatri per distinguere la vera possessione diabolica da malattie mentali come schizofrenia o epilessia. La seconda riguarda il divieto a "non ammettere in nessun modo l’uso dei mezzi di comunicazione sociale" durante il rito dell’esorcismo. Inoltre "l’esorcista non deve divulgare la notizia dell’esorcismo né prima che questo sia compiuto, né dopo, osservando la debita discrezione". Una terza novità concerne l’indicazione a non sottoporre ad esorcismi quei fedeli che per "credulità" sono convinti di essere oggetto di malefici, fatture o maledizioni operate da altri su di loro, sui parenti o sui loro beni. "A loro però non si neghi l’aiuto spirituale", ma si "recitino preghiere adatte con loro e per loro affinché trovino la pace in Dio". 

Il Rituale, scritto in latino e tradotto nelle diverse lingue, lavoro di competenza delle rispettive Conferenze Episcopali. E’ fuor di dubbio che il Nuovo Rito degli esorcismi costituisce un forte richiamo a considerare seriamente la presenza misteriosa ma reale del demonio, oggi dimenticato, se non addirittura negato, da teologi "aggiornati" e sottovalutato da fedeli in tutt’altro affaccendati, troppo propensi a credere all’ironia con cui la mentalità comune risolve la questione. Da sempre, la Chiesa avverte che le vie attraverso le quali il demonio tenta di esercitare la sua influenza sull’uomo sono molte: menzogna, inganno, confusione, seminare zizzania e diffondere dubbi. 

Stiamo in guardia. Può capitare persino che l’influsso del demonio sia facilitato dall’agire umano: chi si dedica a pratiche esoteriche, allo spiritismo, alle arti magiche, alla stregoneria vive a rischio, ed è avvertito. Incapacità di risolvere problemi personali, curiosità, ignoranza, debolezza, voglia di anticipare la conoscenza di eventi futuri o semplicemente gioco, non possono giustificare questo pericolo. Anzi. 

Queste pratiche possono costituire un invito al demonio ad intervenire, più o meno direttamente, nella vita di queste persone: intervento che può portare, nei casi più estremi, alla possessione diabolica, come ben sanno e denunciano gli esorcisti più preparati. Non manca, anche se non sono molti, chi sceglie di diventare seguace di satana. E ciò avviene aderendo a sette sataniche o anche esercitando forme di culto demoniaco fai da te. Un richiamo forte, ma necessario, che giunge da Roma. I cattolici sono avvertiti: con il demonio non si scherza. Ricorda. "Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta incominciata fin dall’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno. Inserito in questa battaglia, l’uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conseguire la sua interiore unità se non al prezzo di grandi fatiche, con l’aiuto della grazia di Dio".