Qualche cartomante mi ha scritto, invocando la leggittimità della propria opera e, addirittura adducendo a questa un placet divino.
Non voglio dilungarmi sulla cosa, in quanto lo ritengo inutile, visto il perseverare delle malsane convinzioni di alcuni sull'argomento: Ma mi limito a citare alcuni passi delle Sacre Scritture, in quanto qualcuno ha avuto l'infelice idea di cercare addirittura di convincermi.
"Non praticate né la magia né la divinazione." (Levitico 19,26), e fare il CARTOMANTE o RICORRERE al cartomante è precisamente una pratica di DIVINAZIONE.
"Nessuno pratichi la divinazione o cerchi di indovinare il futuro, nessuno eserciti la magia, né faccia incantesimi, o consulti spiriti e indovini; nessuno cerchi di interrogare i morti. Chiunque fa queste cose è considerato dal Signore una vergogna", abominio agli occhi di Dio (Deuteronomio 18,10-12). La Parola di Dio Padre, che ci è pervenuta grazie allo Spirito Santo che ci ha parlato per mezzo dei profeti, e confermata da Dio Figlio, Cristo Gesù, ACCOMUNA TUTTE QUESTE PRATICHE.
Ricordiamoci sempre quanto già ricordato sopra: "Il mio popolo muore perché non mi conosce(per ignoranza)!" (Osea 4,6).
N.B.
Leggere nella pagina "Maghi,cartomanti e affini.........la seguente :
Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Toscana - Giudizio dottrinale della Chiesa .